Autore - Luigi Scafuto

La legge 180/2011 non si tocca!!!

Sono nove anni che il Parlamento ha varato la Legge 180/2011 recante " Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese" e già si parla di una nuova legge per lo Statuto delle Imprese.

E' evidente che le leggi vanno considerate uno specchio della società e col mutare delle condizioni sociali ed economiche del Paese vanno adeguate e rilette.

Tuttavia i principi generali che sono alla base della legislazione, in coerenza con il quadro costituzionale di riferimento per le materia trattate, deve costituire un caposaldo fondamentale e stabile, pena la vacuità della legislazione e, di riflesso, l'inapplicazione sostanziale delle norme.

In questa prospettiva riteniamo che i principi fondanti della legge 180/2011 pur a distanza di nove anni dalla sua promulgazione, sono tutt'ora validi e vanno considerati un patrimonio condiviso del mondo delle imprese.

Il mondo associativo viene considerato un caposaldo della rappresentanza delle imprese e degli interessi peculiari delle stesse.

Lo sancisce in particolare l'articolo 3 inerente la libertà associativa e che recita: " Ogni impresa è libera di aderire ad una o più associazioni."

Inoltre all'Art. 4. reca "Legittimazione ad agire delle associazioni" si stabilisce che "Le associazioni di categoria rappresentate in almeno cinque camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, di seguito denominate «camere di commercio», ovvero nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e le loro articolazioni territoriali e di categoria sono legittimate a proporre azioni in giudizio sia a tutela di interessi relativi alla generalità dei soggetti appartenenti alla categoria professionale, sia a tutela di interessi omogenei relativi solo ad alcuni soggetti. Le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, regionale e provinciale sono legittimate ad impugnare gli atti amministrativi lesivi degli interessi diffusi."

C'é da augurarsi che la paventata riforma della legge 180/2011 annunciata in questi giorni non limiti la libertà delle imprese rispetto alla possibilità di aderire ad una o più associazioni e, nel contempo, no vengano posti ulteriori  paletti all'azione di rappresentanza del mondo associativo che deve poter agire nell'interesse delle imprese e non già in spazi angusti che determinano rendite di posizione interassociativa.

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Comunicato della Presidenza Nazionale FOR.ITALY

Accompagnato da polemiche e prese di posizione contrastanti, il nuovo CCNL firmato dalle organizzazioni datoriali e da UGL rompe finalmente il silenzio colpevole su un comparto del lavoro tanto bistrattato e dimenticato.
Al di là del merito e dei contenuti specifici di questo CCNL frutto della libera contrattazione, va salutato positivamente il riconoscimento di questa forma di lavoro che riconosce diritti e istituti contrattuali patrimonio acquisito per i lavoratori dipendenti anche ai lavoratori autonomi.
Questo obiettivo FOR.ITALY e UGL l’hanno condiviso già dal 2015 sottoscrivendo Accordi interconfederali ed uno specifico  Accordo Economico Collettivo rivolto ai lavoratori autonomi mettendo in essere strumenti bilaterali di supporto per le politiche di sostegno dei lavoratori, tutti i lavoratori - dipendenti e autonomi -  oltre che per la salute e sicurezza nei luoghi e ambienti di lavoro.
Il ghiaccio ora è rotto e tutti quanti hanno a cuore il lavoro nelle sue diverse declinazioni sono chiamati a dare il loro contributo concreto e non ideologico per dare risposte reali e percorribili.
Buon lavoro .
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Gli interventi di SACE S.p.A. per l’emergenza Covid-19

Abstract

Come sappiamo l’emergenza sanitaria seguita alla violenta diffusione del Covid-19 nel nostro Paese, ha imposto al Governo da un lato di adottare delle misure restrittive che hanno causato dei disagi al tessuto economico e sociale. Dall’altro il dovere di emanare dei provvedimenti tesi a mitigare gli effetti negativi di tipo economico e finanziario, che le misure di lockdown implicavano. Tra questi vi sono gli interventi di SACE per facilitare l’accesso al credito, sostenere l’economia Italiana e favorire le attività internazionali delle imprese Italiane.

http://www.extero.it/gli-interventi-di-sace-s-p-a-per-lemergenza-covid-19/

 

  • Nuovo Catologo ICE-AGENZIA: Servizio di ricerca clienti e partner esteri.

Abstract

Dal 1° Aprile 2020 è online il nuovo Catalogo dei servizi di ICE-AGENZIA. L’accesso alla vasta offerta dei servizi dell’Italian Trade Agency è stata semplificata e resa maggiormente fruibile, e con l’emergenza COVID-19 in parte resa gratuita per le imprese di minori dimensioni (imprese che hanno fino a 100 dipendenti). In questo terzo numero della Newsletter dello IATT in collaborazione con Extero, ci occuperemo del servizio “Ricerca clienti e partner esteri”.

http://www.extero.it/nuovo-catologo-ice-agenzia-servizio-di-ricerca-clienti-e-partner-esteri/

  • Studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E. funzione e agevolazioni Simest;

Abstract

Il Ministero dello Sviluppo Economico con decreto ministeriale del 7 settembre 2016 ha ammesso ai finanziamenti del Fondo rotativo diverse iniziative, tra le quali gli studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E., nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti. Questo tipo di agevolazione è gestita da Simest, società appartenente al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ed arriva a finanziare sino a 300.000 euro a tasso agevolato ed ha una durata di 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento. A breve sarà possibile richiedere una quota del finanziamento a Fondo perduto e presentare domande anche per progetti all’interno della UE.

http://www.extero.it/studi-di-pre-fattibilita-e-fattibilita-collegati-ad-investimenti-italiani-in-paesi-extra-u-e-funzione-e-agevolazioni-simest/

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Il COVID non è un raffreddore calma ed al lavoro: AGOSTO 2020 Il Parlamento NON SI CHIUDE!!

Per rialzarsi dopo l’emergenza sanitaria servono competenza e autorevolezza. Ma l’Italia e l’Europa sembrano più incerte di molti antagonisti globali (di C. Fava)

ANALISI GIA’ CONSEGNATA A MARZO 25-03-2020

Viviamo il momento peggiore dall’inizio del millennio, non solo per noi, ma per il mondo intero, paesi emergenti e paesi disastrati. Quindi nessuno ha la lanterna magica e per questo i cittadini di ogni Paese si possono riappropriare del diritto di partecipare al dibattito pubblico. E di analizzare. E di giudicare, prima, durante e dopo l’emergenza coronavirus.

L’epidemia ci ha dato dolore per le perdite, per il dramma dei loro cari, paesani, concittadini che hanno vissuto un momento tragico che ancora non è sotto controllo. Ma il virus ci deve far crescere assolutamente e deve mettere al primo posto le competenze e l’autorevolezza.

In Italia, con 1/3 delle piccole e medie aziende in via di evaporazione, con lo strascico di disperazione nel mondo del lavoro, non si può che essere coraggiosi. E quindi scegliere persone che siano competenti ed autorevoli.

Competenti perchè non si può essere superficiali nel sottovalutare la qualità, per alcune cose si e per altre no. Così, il Made in Italy prima di tutto deve essere in Italia. Poi dobbiamo rafforzarlo all’estero.

Autorevoli. In quanto chi parla e decide deve essere con le spalle larghe di esperienza ed avere fermezza e coraggio.

Ho già detto che il breve periodo non riguarda solo chi ha perso il lavoro, o l’appoggio delle banche, perchè non veniamo da un buon periodo di sviluppo e solidità amministrativa o industriale.

La globalizzazione, che è un attrezzo da lavoro, se la usiamo bene aiuta a realizzare obiettivi, a volte anche immensi come quelli nella rete e nell’ITC, ma se lo usiamo con superficialità, cercando prevalentemente il prezzo basso e il risultato rapido in tutto, economicamente e socialmente, diventa un nemico del progresso. Ed anche delle strategie politiche internazionali, con le quali facciamo difficoltà a convivere anche in tempi normali… essendo l’Italia e l’Europa più incerte di molti antagonisti globali.

Servono strategie per il breve periodo, dunque. Ora gli strumenti per l’emergenza, per le famiglie e le persone che stanno vivendo con l’angoscia questo blocco economico, del quale purtroppo parlano solo quelli che hanno un reddito fisso e certo, vanno decretati subito e senza orpelli burocratici sin che dura l’emergenza, almeno 6 mesi. Poi verranno ammortizzati, come si fa nella “fabbrichetta”.

E servono strategie per il medio periodo. Mentre le discussioni con l’Europa che tanto ha bisogno di noi, vanno argomentate con autorevolezza. Il bazooka, il MES, i bond o gli aiuti allo sviluppo debbono essere menzionati da chi li conosce e far capire che la legge della solidarietà, nonostante il pessimo esempio di rubamascherine e ventilatori dato dai nostri confinanti, è l’unica strada per trovare un nuovo equilibrio. Magari una rilettura di Luigi Einaudi, può aiutare.

Claudio Fava

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Esportare in Africa il magazzino auto e ripartire con la produzione 2021. Subito

Il mercato di produzione auto in Italia è circa il 10% di quello europeo… ovvero 1.700.000 vetture l’anno. Il blocco delle vendite senza sconti.... da crack finanziario, idea che circola tra i milionari manager dell’auto… sarà di almeno un milione di auto prima della ripresa.Lo Stato, come sappiamo, non ha soldi per pagare i debiti e finanziare la ripresa…o L'UNO O L'ALTRO.Che grande occasione per i costruttori, sfruttare il RILANCIO DA coronavirus per regolare i conti della propria inefficienza!!Chiudiamo qua, vendiamo la, dateci un finanziamento su, e uno scivolo giù… Film già visto. Tranne la Ferrari. Ovvero l’unica medicina contro la globalizzazione LA QUALITA'. Ma sembra che non glie ne freghi niente a nessuno…L’Africa invece ha una fame di auto enorme, almeno 5 milioni l’anno. Quelle europee piacciono ma costano molto.Bene, allora anziché fare sconti da 70% in Italia e tappare le risorse necessarie per investire in INNOVAZIONE ELETTRICA, A IDROGENO, GPL E MATERIALI ECO, il Governo metta in cantiere a favore di tutte le aziende produttrici sul territorio un incentivo che le proietta nel futuro.

Lo stato dovrebbe semplicemente mettere il parco macchine a disposizione a chi esporta l’invenduto in Africa, invenduto comunque Made in Italy. Quindi un programma riservato a quanti fanno programmi di investimento e riconversione 2021/2022 in Italia, per mantenere l’occupazione. Per loro sarebbe sufficiente un mix di agevolazioni pari al 50% tra sconto elargito per le vendite in Africa, in credito di imposta per ogni macchina prodotta nel 2019, e bonus finanziamento per riconversione produttiva.Occorre naturalmente che i brand che producono in Italia e che esportano in Africa, migliorino l’organizzazione Commerciale e del Product Support.Occorre che l’Italia colga oggi l’occasione irripetibile di fare innovazione… come faceva una volta!! In Italia lo Stato finanzia la riconversione automobistica, a parità di addetti, producendo NUOVI MODELLI ECO E GREEN MADE IN ITALY, con la vendita del Magazzino dell’invenduto in Africa, causa Coronavirus e causa sbagliate politiche industriali (il che deve essere detto finalmente!!).

Claudio Fava

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Linee guida per la riapertura 18 Maggio

La CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCIE AUTONOME ha rilasciato in data odierna le Linee di Indirizzo per la riapertura delle attività Economiche e Produttive.

Noi di Pronto Soccorso Imprese siamo pronti ad aiutarvi e supportarvi in questa delicata fase di riapertura, con consulenti esperti e pronti a seguirvi...

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Documento Tecnico misure contenitive COVID19 Balneazione e Spiaggia

L'Inail, in collaborazione con l'Istituto superiore della Sanità, ha rilasciato in data odierna il nuovo Documento tecnico sulle misure di contenimento COVID19 nelle attività ricreative di Balneazione e Spiaggia.

Noi di Pronto Soccorso Imprese siamo pronti ad aiutarvi e supportarvi in questa delicata fase di riapertura, con consulenti esperti e pronti a seguirvi...

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Documento Tecnico misure contenitive COVID19 settore Ristorazione

L'Inail ha rilasciato in data odierna il nuovo Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive del contagio
da SARS-CoV-2 nel settore della ristorazione.

Noi di Pronto Soccorso Imprese siamo pronti ad aiutarvi e supportarvi in questa delicata fase di riapertura, con consulenti esperti e pronti a seguirvi...

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Piano Socio-Economico, 79 Milioni per le Imprese Agricole

Di Antonio Rocco Grieci

𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗶 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗠𝗜𝗦𝗨𝗥𝗘 𝗗𝗘𝗗𝗜𝗖𝗔𝗧𝗘 𝗔𝗟 𝗦𝗘𝗧𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗔𝗚𝗥𝗜𝗖𝗢𝗟𝗢 nell'ambito del Piano Socio-Economico della Regione Campania per contrastare l'emergenza #Covid19.

𝗦𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝟳𝟵 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘂𝗿𝗼:

📌45 🅼🅸🅻🅸🅾️🅽🅸 per le MISURE DI SOSTEGNO PER LE IMPRESE AGRICOLE
📌10 🅼🅸🅻🅸🅾️🅽🅸 per le MISURE DI SOSTEGNO PER IL COMPARTO FLOROVIVAISTICO
📌19 🅼🅸🅻🅸🅾️🅽🅸 per le MISURE DI SOSTEGNO PER IL COMPARTO BUFALINO
📌 5 🅼🅸🅻🅸🅾️🅽🅸 per le MISURE DI SOSTEGNO PER LE IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

𝗗𝗶 𝗦𝗘𝗚𝗨𝗜𝗧𝗢 𝗜 𝗥𝗘𝗤𝗨𝗜𝗦𝗜𝗧𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘𝗖𝗜𝗣𝗔𝗥𝗘 𝗔𝗟 𝗕𝗔𝗡𝗗𝗢 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗘 𝗠𝗜𝗦𝗨𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗦𝗢𝗦𝗧𝗘𝗚𝗡𝗢 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗘 𝗜𝗠𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘 𝗔𝗚𝗥𝗜𝗖𝗢𝗟𝗘

𝚁𝚒𝚜𝚘𝚛𝚜𝚎 𝚏𝚒𝚗𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊𝚛𝚒𝚎: € 𝟺𝟻.000.000
𝙵𝚘𝚗𝚝𝚎 𝚍𝚒 𝚏𝚒𝚗𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘: 𝙵𝚂𝙲 𝙲𝚊𝚖𝚙𝚊𝚗𝚒𝚊 𝟸0𝟷𝟺-𝟸0𝟸0
𝚁𝚒𝚜𝚞𝚕𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚊𝚝𝚝𝚎𝚜𝚘: 𝟹0.000 𝚒𝚖𝚙𝚛𝚎𝚜𝚎 𝚋𝚎𝚗𝚎𝚏𝚒𝚌𝚒𝚊𝚛𝚒𝚎

La misura mira a sostenere le imprese del settore primario nella fase emergenziale al fine di attenuare gli effetti socio-economici derivanti dalla contrazione del reddito subita dagli operatori.

Sono destinatarie del bonus a fondo perduto le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti:

✅essere attive alla data del 31 dicembre 2019 (in caso di subentro possono risultare attive anche nel 2020, sempreche il subentro sia stato in azienda agricola attiva alla data del 31 dicembre 2019)
✅essere titolare di partita IVA
✅essere iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente
✅ essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, sia in forma singola che associata;
✅ essere iscritti all’INPS nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale per l’agricoltura;
✅essere in possesso di un regolare fascicolo aziendale tenuto presso un Centro autorizzato di Assistenza Agricola (CAA) , avere codice ATECO generale della produzione primaria (A.01) ed avere codice specifico compreso tra quelli riportati nel modello di domanda allegato al presente provvedimento;
✅ avere sede legale e almeno un’unità produttiva/operativa nel territorio della Regione Campania;
✅non essere impresa in difficolta, ai sensi dell’articolo 2, punto 14, del Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione, del 25 giugno 2014, al 31 dicembre 2019;
✅ trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata.

Il contributo una tantum e così determinato:
❗️❗️❗️1.500 euro per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali;
❗️❗️❗️ 2.000 euro per i coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali assuntori di manodopera, che nel 2019 hanno impiegato piu di 5 lavoratori (oti/otd) per oltre 510 giornate lavorative complessive.

Il bonus non è cumulabile con le ulteriori agevolazioni emanate dalla Regione Campania nell’ambito del Piano di dettaglio delle misure del “Piano per l’emergenza socio-economica Covid-19 della Regione Campania” concernenti il sostegno alle imprese agricole, 𝗟𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗩𝗔 (𝗮𝗿𝘁.𝟯𝟰 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟲 𝗗𝗣𝗥 𝟲𝟯𝟯/𝟭𝟵𝟳𝟮), 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗱𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗲𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼.

✅Il sostegno sarà erogato entro il mese di giugno 2020 ed accordato sulla base di un’apposita domanda presentata alla Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dal rappresentante legale dell’impresa esclusivamente per il tramite dei CAA, che procedono alla compilazione delle istanze e alla verifica dei requisiti dichiarati.

✅I CAA - soggetti privati che, secondo la normativa vigente, esercitano attività di assistenza agli agricoltori - sono delegati da AgEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per la costituzione e validazione del fascicolo aziendale delle imprese agricole (una sorta di ‘carta di identità dell’impresa, che riporta anagrafica dell’azienda, dati strutturali, ordinamento produttivo, etc.) nonché per la gestione delle varie domande che le imprese possono presentare per accedere a specifiche misure di sostegno comunitario, nazionale e regionale. In Campania i CAA riconosciuti dall’Amministrazione regionale operano attraverso 165 sedi operative (dette anche sportelli), abilitate ai sensi del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 27 marzo 2008

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Fino a 2000€ per contrastare il COVID-19

La Camera di Commercio di Avellino concede contributi alle PMI della provincia per l’adozione in azienda di misure di contrasto alla diffusione del coronavirus, per supportare le imprese irpine nei processi di organizzazione aziendale per la ripresa in sicurezza delle attività nella fase due dell’emergenza sanitaria, tutelando la salute dei lavoratori e dei cittadini, al fine di salvaguardare l’operatività delle imprese ed il mantenimento dei livelli occupazionali .

Sono ammesse ai benefici del presente bando le imprese che rientrino nella definizione di micro, piccola o media impresa che posseggano, alla data di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

  • siano PMI1 ai sensi dell’allegato 1 del Reg. (CE) n. 800/2008 della Commissione Europea;
  • abbiano sede legale ed operativa in provincia di Avellino;
  • siano iscritte nel Registro delle imprese e siano in regola con il pagamento del diritto annuale camerale;
  • siano attive al momento della presentazione della richiesta di contributo ed al momento della relativa erogazione;
  • non siano sottoposte a liquidazione e/o a procedure concorsuali quali fallimento, amministrazione controllata, amministrazione straordinaria, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, scioglimento volontario;
  • siano in regola con le norme in materia previdenziale e contributiva. L’insussistenza anche di uno dei requisiti sopra indicati comporta la non ammissione dell’istanza e l’impossibilità di accedere al contributo.

Il contributo accordato a ciascuna impresa richiedente sarà pari al 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di euro 2.000,00 (duemila euro).

Sono ammissibili le seguenti spese sostenute (fatture emesse) antecedentemente l’invio della domanda a partire dal 31 gennaio 2020 e prevedono la cumulabilità delle diverse spese e fissando dei massimali per ciascuna tipologia:

  1. a) aggiornamento del Documento Unico di Valutazione dei Rischi aziendali(ex art. 17 e 28 D.L. 81/2008) e del Documento Unico di Valutazione da Rischi da Interferenze(ex art. 26 D.L. 81/2008);
  2. b) servizi e dispositivi per la sanificazione dei locali aziendali, ambienti di lavoro, spazi comuni, postazioni e attrezzature;
  3. c) acquisto di dispositivi di protezione individuale(mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc), dispenser e gel igienizzante, dispositivi per la misurazione a distanza della temperatura corporea;
  4. d) installazione di barriere, divisori, ecc negli ambienti di lavoro(es. in plexiglass o altro materiale di pari utilità) per garantire la distanza necessaria e la sicurezza di addetti, fornitori, clienti, ecc

Non saranno prese in considerazione istanze di contributo per spese ammissibili complessive di importo inferiore a € 1.000,00. Relativamente alle spese di cui all’art. 7 lett. a) le spese per adeguamento DVR o DUVRI è previsto un massimale di spesa ammissibile di 1.000,00 euro per un contributo max di 500,00 euro.

Per le spese ed i dispositivi di sanificazione di cui all’art. 7 lett. b) del presente bando è previsto un massimale di spesa ammissibile di euro 3.000,00 per un contributo max di 1.500,00 euro.

Per le ulteriori spese ammissibili di cui all’art. 7 lett. c) e d) il massimale di spesa ammissibile cumulato è pari a 3.000,00 euro per un contributo max di 1.500,00 euro.

Le spese ammissibili sono cumulabili tra di loro (ma non tutte obbligatorie ai fini dell’ammissione della domanda) ai fini dell’ottenimento del contributo massimo previsto di euro 2.000,00, nel rispetto dei massimali previsti per ciascuna tipologia e del minimo di spesa complessivo stabilito ai fini dell’ammissione della domanda.

Le spese ammesse al contributo saranno considerate al netto dell’IVA e di eventuali altre imposte, contributi e tasse.

La domanda di contributo dovrà essere presentata -  a partire dalle ore 9.00 del 4 maggio 2020 e fino al 30 settembre 2020 - salvo chiusura anticipata per esaurimento fondo - esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma Telemaco https://webtelemaco.infocamere.it/newt/public.htm

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